Per arrivare all’appuntamento conclusivo di giugno c’è bisogno di prepararsi e confrontarsi. A volte si usano le parole, a volte le immagini, altre ancora l’arte tout court, ma quel che importa è continuare a mantenere vivo il dibattito e creare momenti e luoghi di condivisione.
Martedi 14 maggio- Cultur(a)e in transito con Andrea staid

Contro gli identitarismi e contro l’avanzare di questa globalizzazione una proposta possibile è quella del meticciato, che non dev’essere necessariamente un dato di fatto ma innanzitutto un atteggiamento mentale.
https://www.facebook.com/events/354992232030803/?notif_t=plan_user_associated¬if_id=1556272740178949

ispirato al romanzo di Giulio Salierno edito da Minimum Fax
di e con Marco Brinzi
Autobiografia di un picchiatore fascista ripercorre la biografia di un fascista per capire cosa possa muovere oggi le persone, soprattutto quelle più giovani, ad avvicinarsi, a giustificare e a riproporre un’ideologia tanto superata e sconfitta dalla storia, violenta e antidemocratica.
Negli anni ’50 Salierno è attivista di spicco del Movimento Sociale Italiano romano e frequenta Graziani, Almirante, Rauti. Diciottenne è condannato a trent’anni di reclusione per omicidio a scopo di rapina, fugge in Francia, si arruola nella Legione straniera e va a combattere in Algeria dove finisce imprigionato. L’ideologia fascista comincia a vacillare già nelle carceri algerine, dove si sente molto vicino a quella che la società reputa feccia. Trasferito nelle carceri italiane, Salierno scopre l’appartenenza alla classe degli sfruttati e la solidarietà con altri detenuti più sfortunati di lui: sviluppa una nuova coscienza politica e arriva all’abiura del fascismo.
La recitazione diventa quindi per Brinzi lo strumento elettivo attraverso cui rivendicare l’impegno e rimarcare i principi su cui nasce l’Italia contemporanea, antifascista, repubblicana e democratica, e il mezzo più immediato per compiere quell’esercizio quotidiano chiamato memoria.
Aspettando il Festival della filosofia politica…
Progetto finanziato da:
ADISU Puglia
Organizzato da:
LINK Lecce – Coordinamento Universitario Zei Spazio Sociale
https://www.facebook.com/events/1195754657248819/
Lo Spazio Sociale Zei ha ospitato dal 4 dicembre 2018 al 25 gennaio 2019 la mostra di Francesco Murrone “Pop filosofia visiva”, ispirata al nostro amico Tommaso Ariemma e al suo libro “La filosofia spiegata attraverso le serie tv”.
Durante l’inaugurazione una piccola incursione del nostro Tommaso e disegni e disegnetti del nostro artista. https://www.facebook.com/events/1729650683807628/

Sabato 15 dicembre abbiamo ospitato lo spettacolo di Daniele Fabbri “Fascisti su Tinder”, il primo appuntamento dedicato al Festival.
https://www.facebook.com/events/1678015515637340/
“Uno spettacolo di StandUp Comedy è come un concerto punk:
i giovani si divertono, i nonni muoiono.” (cit. Daniele Fabbri).
«Lo StandUp Comedian non utilizza barzellette o battute popolari, si esibisce con testi originali e personali, unisce la volontà di divertire il prossimo e trasmettergli le proprie idee, attraverso monologhi divertenti e sinceri, costruiti a partire da osservazioni sul quotidiano e scaturite in un flusso di coscienza dissacrante e senza peli sulla lingua.»
«Sappiamo distinguere il confine tra serio e faceto? Siamo in grado di capire quando c’è un vero allarme sociale e quando sono solo polemiche per far piangere il web? È giusto che un 35enne torni single dopo 7 anni e tenti di rimorchiare le milf su Tinder parlando di Pasolini e Che Guevara? Perché comunque, con Pasolini e Che Guevara ancora si scopa! E invece, col Duce, si scopa?»
